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festa patronale
martedì, 22 giugno 2021FESTA PARONALE: ORARI E NOTA DI CHIARIMENTO SULLE PRENOTAZIONI
martedì, 22 giugno 2021FESTA PARONALE: ORARI E NOTA DI CHIARIMENTO SULLE PRENOTAZIONI
Parlare di prenotazione di posti in chiesa può sembrare irritante odioso sgradevole. Normalmente è così. Ma in quest’anno di pandemia sembra che nulla di normale ci sia stato e siamo stati costretti, a malincuore, a cambiare tante nostre abitudini.
Notoriamente, il 23 giugno e il 2 luglio i fedeli di Acquappesa, in massa, si affollano in chiesa per stringersi attorno alla loro Patrona. Ed era bello e commovente, soprattutto il 23 giugno, vedere una chiesa stracolma di gente in preghiera, spesso in lacrime, al momento della intronizzazione della statua della Madonna. Tutti insieme, nell’unica Messa del pomeriggio. Ci manca questo appuntamento, come tante altre cose ci sono mancate in quest’anno.
Ora, per l’inizio della novena e il giorno della festa (23 giugno e 2 luglio), sentito il consiglio pastorale ho scelto, con sofferenza, di ricorrere alla prenotazione dei posti e di celebrare più Messe, con l’unico scopo di distribuire meglio le presenze nei diversi orari e consentire a tutti di partecipare alle funzioni sacre, evitando inutili e pericolosi assembramenti. Esperimento che lo scorso anno ha permesso di non escludere nessuno.
Non è certo una scelta piacevole e alcuni, che rispetto, non la condividono: c’è chi lo dice e, probabilmente, chi lo pensa, senza dirlo.
In ogni caso, ho anche esaminato con i miei collaboratori cosa potrebbe succedere senza prenotazione. Facciamo l’ipotesi che alla Messa del mattino del 23 giugno non viene quasi nessuno, perché tutti pensano al tradizionale appuntamento del pomeriggio. Inevitabilmente, i limitati posti disponibili in chiesa vengono subito occupati, arrivano poi altri fedeli, fra cui tanti anziani, e siamo costretti a rimandarli indietro, perché così impongono le regole di salvaguardia della salute di tutti. Ci siamo chiesti allora cosa potesse essere più sgradevole: impedire a un anziano di entrare in chiesa o ricorrere alla prenotazione, che consente in anticipo di ottimizzare le presenze in chiesa? Noi abbiamo consapevolmente scelto per la spiacevole ma inevitabile pratica della prenotazione.
Ogni scelta naturalmente può essere discutibile, ma perché poi non si pensi che certe cose “strane” succedono solo ad Acquappesa, posso assicurarvi che siamo in buona compagnia. Santuari diocesi e parrocchie di tutt’Italia sono ricorse alla prenotazione. A volte basta farsi un giro sul Web, per informarsi. A titolo di esempio metto solo alcuni link
festa Patronale 2021
martedì, 22 giugno 2021FESTA PATRONALE 2021
La situazione sanitaria, ancora incerta, impone anche quest’anno restrizioni e limiti per la celebrazione delle feste.
• Sono ancora vietate le processioni e le manifestazioni esterne, ma sono confermate le celebrazioni liturgiche, che cercheremo di preparare con cura perché, attraverso la preghiera e l’ascolto della Parola, possiamo riscoprire un clima di vera devozione verso la nostra Patrona.
• L’intronizzazione della statua della Madonna sarà fatta a porte chiuse, senza la partecipazione dei fedeli, nei giorni che precedono l’inizio della novena.
• Considerato il numero limitato di posti disponibili in chiesa, il 23 giugno saranno celebrate due Sante Messe (ore 9 e ore 18.30) e tre il 2 luglio (ore 7.00 – 10.00 – 18.00)
• Per evitare di rimanere esclusi dalle funzioni sacre per mancanza di posti disponibili in chiesa, per le Messe del 23 giugno e del 2 luglio è necessario prenotarsi.
• PRENOTARSI con largo anticipo, rivolgendosi a Cettina Iozzi al numero 347 6714838
• In un post successivo sarà comunicato il programma completo della novena. dg
Solennità del Sacro Cuore di Gesù
lunedì, 7 giugno 2021SOLENNITA’ DEL SACRO CUORE DI GESU’
Venerdì 11 giugno la chiesa celebra la solennità del Sacro Cuore di Gesù.
La nostra comunità parrocchiale, riunita in preghiera, si prepara con particolare devozione a celebrare questa festa, nella chiesa della frazione marina, dedicata al Sacro Cuore di Gesù.
TRIDUO DI PREPARAZIONE
Martedì 8 – mercoledì 9 e giovedì 10 giugno: Vespri e Santa Messa ore 18.00;
Venerdì 12 giugno: Santa Messa della Solennità del Sacro Cuore di Gesù ore 18.00
La devozione al Cuore di Gesù, si diffonde in tutto il mondo in seguito alle numerose apparizioni che Santa Margherita Maria Alacoque (1647-1690) ha avuto nel convento di Paray-le-Monial (Francia).
Nei momenti di preghiera Margherita aveva visioni nelle quali Gesù le mostrava il suo Cuore ferito, coronato di spine, infiammato di amore per l’umanità.
Un giorno, nel rapimento di una visione Gesù le disse: “Ecco quel cuore che ha tanto amato gli uomini e dai quali non riceve che ingratitudini e disprezzo…”.
Nonostante la cattiveria degli uomini Gesù vuole che tutti siano salvi e felici eternamente dopo l’esperienza terrena. E l’uomo, soprattutto chi ha fede, non può sfuggire alla domanda sul suo destino dopo la morte.
“Infatti, quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita?” (Mt 16, 26).
L’interrogativo del Vangelo, rivolto all’uomo che si agita ed è concentrato affannosamente nella ricerca del denaro del potere e di tutto ciò che inesorabilmente e velocemente passa, ci invita a riflettere su ciò che conta davvero nella nostra vita, cioè la salvezza dell’anima.
Naturalmente bisogna vivere bene per sperare di morire bene.
Nelle rivelazioni fatte a Santa Margherita Gesù apre il cuore alla speranza e promette la salvezza eterna a chiunque, con le dovute disposizioni, si accosterà alla Santa Comunione il primo venerdì del mese per nove mesi consecutivi.
Nella “GRANDE PROMESSA” (1673) assicura:
“Io ti prometto, nell’eccesso della misericordia del mio Cuore, che il mio amore onnipotente concederà a tutti quelli che riceveranno la Comunione il primo venerdì del mese, per nove mesi consecutivi, la grazia della penitenza finale. Essi non moriranno in mia disgrazia, né senza ricevere i Sacramenti, e il mio Cuore sarà loro rifugio sicuro in quell’ultima ora”.
Auguri di Natale
giovedì, 24 dicembre 2020FISSIAMO LO SGUARDO SUL BAMBINO GESU’. DALLA GROTTA DI BETLEMME LA LUCE CHE PUO’ SQUARCIARE QUEST’ORA DI TENEBRE
“Ci hanno rubato il Natale”: è questa la frase che si sente, a volte con ossessiva frequenza, in questo insolito mese di dicembre.
Manca l’affannosa corsa al regalo, mancano i cenoni le vacanze i monti la neve, manca persino babbo natale… è questo il Natale che si rimpiange, il Natale che, quasi sempre, fa a meno anche del Bambino Gesù.
Sarebbe ingiusto sottovalutare questo aspetto o dimenticare le tantissime categorie di lavoratori, duramente provate e penalizzate dalle inevitabili chiusure, previste dalle zone rosse, per contenere il contagio della pandemia. Categorie che meritano rispetto comprensione e attenzione.
Bisogna comunque anche riconoscere che in realtà è questo modo frenetico, ormai prevalente, di attendere e vivere il Natale, che ci “ha rubato” il Natale, quello vero, che conduce a una grotta, dove l’Onnipotente, pur di raggiungere l’uomo, si abbassa e si umilia, facendosi Bambino, fragile e debole creatura, bisognosa delle cure umane di Giuseppe e Maria.
Il Natale essenzialmente ci parla di una famiglia rifiutata, che non trova una dimora dignitosa per la nascita del Figlio (“non c’era posto per loro nell’alloggio” Lc 2,7) e dell’estrema povertà di un Bambino, che nasce nel nascondimento più assoluto. Ci parla di sobrietà.
Il covid ha sconvolto le nostre abitudini e le nostre vite. Ora, tutto ciò che accade ha un senso, spesso indecifrabile. E tuttavia tocca a noi leggere con “sapienza” i segni nascosti negli eventi.
Forse questa pandemia, con le conseguenti insopportabili limitazioni, potrebbe aiutarci a capire che davvero, come con forza afferma Papa Francesco, “Il consumismo ci ha sequestrato il Natale” e che bisogna tornare a guardare con più attenzione a quel Bambino “avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia” (Lc 2,12);
forse potrebbe darci l’occasione di immedesimarci con i tanti disperati della terra che non hanno mai conosciuto un Natale;
forse potrebbe convincerci a non lamentarci per le cose che mancano e, piuttosto, a fissare lo sguardo su medici infermieri oss ammalati e famiglie, che in solitudine lottano, con paura e speranza, anche il giorno di Natale;
forse potrebbe restituirci la semplicità e il candore degli occhi dei pastori, disprezzati da tutti, eppure solleciti a correre verso la grotta per contemplare e adorare il Bambino Gesù;
forse potrebbe finalmente farci capire che quel Bambino, rifiutato fin dalla nascita, deve trovare accoglienza, almeno nel cuore dei cristiani
Allora non sarebbe, come si dice, “un Natale triste”, perché si scoprirebbe di assaporare quella “grande gioia”, annunciata dagli angeli ai pastori.
A tutti auguri di Buon Natale. Gesù, accolto, porti gioia nei vostri cuori e serenità nelle vostre famiglie. Porti pace e speranza alle persone sole e provate dalla sofferenza; agli ammalati di covid e a quelli affetti da altre patologie, a volte più gravi, ma trascurati e dimenticati da un’emergenza sanitaria ormai fuori controllo. L’evangelista Giovanni annuncia: “La luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta” (Gv 1,5). Gesù che è Luce, vinca quest’ora delle tenebre. dg
Festa “Mater Viatorum” 2 settembre
giovedì, 27 agosto 2020Con la sobrietà imposta da questo periodo di emergenza sanitaria, la comunità parrocchiale si prepara alla terza festa in onore della Madonna. Domenica 30 agosto alle ore 11.00, con la celebrazione della Santa Messa, nella chiesetta della contrada San Iorio, inizierà il triduo in onore della Madonna “Mater Viatorum”.
Mercoledì 2 settembre, giorno della festa, durante la solenne celebrazione delle ore 18.30, ricorderemo il piccolo Carmine Ricco. Per motivi di spazio e di sicurezza la Santa Messa sarà celebrata all’aperto, in piazza dei Girasoli.
2 agosto 2020
mercoledì, 22 luglio 2020FESTA SANTA MARIA DEGLI ANGELI
Venerdì 24 luglio, alle ore. 19.00, inizia la novena di preparazione alla festa della Madonna degli Angeli (2 agosto), venerata nella chiesa “Sacro Cuore di Gesù”, nella frazione marina.
Ricordiamo, inoltre, che nei giorni della festa (1 – 2 agosto) è possibile lucrare l’indulgenza del “perdono di Assisi” (o della Porziuncola) in qualsiasi chiesa parrocchiale
Si comunica, infine, che a causa dell’emergenza sanitaria, ancora in corso, la consueta processione del 2 agosto non ci sarà. Per evitare inevitabili assembramenti, vengono soppressi anche i festeggiamenti esterni.
INDULGENZA PLENARIA DELLA PORZIUNCOLA
In una notte di luglio dell’anno 1216 San Francesco D’Assisi, mentre era in preghiera nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, ebbe una visione di Gesù e della Madonna circondati da angeli. Gli fu chiesto quale grazia desiderasse, avendo egli tanto pregato per i peccatori. Francesco rispose: “Santissimo Padre, benché io sia misero e peccatore, ti prego che a tutti quanti, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe”.
“Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande – gli disse il Signore -… Accolgo la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”.
Francesco si presentò subito al Pontefice Onorio III e con candore gli raccontò la visione avuta. Il Papa lo ascoltò con attenzione e dopo qualche difficoltà dette la sua approvazione e concesse un’indulgenza che “libera dalla colpa e dalle pene in cielo ed in terra, dal giorno del battesimo all’entrata in (questa) chiesa”.
Qualche giorno più tardi, al popolo convenuto alla Porziuncola, Francesco disse tra le lacrime: “Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!”
Tale indulgenza è lucrabile, per sè o per le anime del Purgatorio, da tutti i fedeli, per una sola volta al giorno, per tutto l’anno in quel santo luogo (la Porziuncola) e, per una volta sola, dal mezzogiorno del primo agosto alla mezzanotte del giorno seguente (2 agosto) in qualsiasi chiesa francescana o parrocchiale.
Le condizioni:
1. Visita di una chiesa parrocchiale;
2. Recita del Padre nostro e del Credo;
3. Confessione sacramentale (negli otto giorni precedenti o seguenti);
4. Comunione eucaristica;
5. Preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice (ad esempio un Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre);
6. Disposizione d’animo che escluda ogni affetto al peccato, anche veniale.
il benvenuto ai turisti
martedì, 30 giugno 2020IL BENVENUTO AI TURISTI – LA FESTA PATRONALE – GLI ORARI DELLE SANTE MESSE
Comunica, inoltre, che nei giorni 1 e 2 luglio la comunità celebra la festa Patronale in onore della Madonna del Rifugio, che si venera nella Chiesa Madre (centro storico).
Orari delle Sante Messe programmate nella chiesa Madre per la festa patronale:
• 1° luglio ore 9.00 e ore 18
• 2 luglio ore 7.00 – ore 10.00 – ore 18.00
23 giugno 2020
mercoledì, 24 giugno 2020TONI DIMESSI MA INTENSO CLIMA DI PREGHIERA. ACQUAPPESA SI STRINGE ATTORNO ALLA SUA PATRONA
In modo inconsueto, ma profondamente sentito, abbiamo iniziato la novena della Madonna del Rifugio, Patrona di Acquappesa.
Il 23 giugno, giorno atteso da tutta la comunità per l’inizio solenne della novena, non abbiamo potuto accogliere l’abituale folla che ogni anno riempiva la Chiesa Madre.
Un imponente e suggestivo trono ha, comunque, accolto la statua della Madonna, intronizzata a porte chiuse, come prevedono le norme dell’attuale emergenza sanitaria, che vietano assembramenti di persone.
Fedeli disciplinati, dal comportamento esemplare, pienamente consapevoli del difficile momento che attraversiamo, hanno devotamente partecipato alle Sante Messe celebrate, alle ore 9.00 da monsignor Ermanno Raimondo e alle ore 18.30 da me parroco. Due dignitose e solenni celebrazioni, che hanno dato a tutti la possibilità di partecipare all’inizio della novena.
Un particolare grazie a Monsignor Ermanno Raimondo, confratello amico, apprezzato e amato da tutta la comunità di Acquappesa, per aver dato spontaneamente la sua disponibilità e assicurato la sua presenza nei giorni della novena, per aiutare i fedeli, con le sue riflessioni, a prepararsi spiritualmente a cogliere il vero senso della festa e della devozione alla Madonna. dg