Soile Lautsi, cittadina italiana originaria della Finlandia, nel 2002 chiede a un istituto di Abano Terme, frequentato dai suoi due figli, di togliere i crocifissi dalle aule.
Oggi i giudici della corte europea dei diritti dell’uomo le danno ragione, con questa motivazione:
«La presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni» e una violazione alla «libertà di religione degli alunni».
La corte di Strasburgo ha stabilito, inoltre, che il governo italiano dovrà pagare alla donna un risarcimento di cinquemila euro per danni morali.
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