Soile Lautsi, cittadina italiana originaria della Finlandia, nel 2002 chiede a un istituto di Abano Terme, frequentato dai suoi due figli, di togliere i crocifissi dalle aule.
Oggi i giudici della corte europea dei diritti dell’uomo le danno ragione, con questa motivazione:
«La presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni» e una violazione alla «libertà di religione degli alunni».
La corte di Strasburgo ha stabilito, inoltre, che il governo italiano dovrà pagare alla donna un risarcimento di cinquemila euro per danni morali.
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Tag: corte europea su Crocifisso, crocifissi in aula, sentenza Crocifisso
Don Giacomi sono in Italia ?? L’Italia non è un paese molto cristiano.
Allora non venissero a fare chissa che.
Stiamo vivendo un’epoca di apostasia. Questi sono i sintomi della debolezza dei cristiani e il rafforzamento dei musulmani. Certo il dibattito sta non nell’esporre o l’esporre il crocefisso nei luoghi pubblici, bensì sta nel chiedere se i cristiani oggi sono davvero convinti della loro fede oppure no. Se Cristo è l’unico Salvatore del mondo che è morto ed è risorto, che poi sarà il Giudice di tutta l’umanità (compresi i musulmani). Gesù ha già profetizzato questi giorni: chi mi riconoscerà davanti al Padre mio anch’io lo riconoscerò davanti a lui, chi invece si vergognerà di me anch’io mi vergognerò di lui dinanzi agli angeli… La soluzione -direi- è che i cristiani hanno bisogno della conversione costante per ritornare sulla stessa fede e convinzione di prima, come i primi cristiani (pochi ma forti nella fede) che sono riusciti a modificare addirittura l’impero romano e il mondo. L’impero romano moderno sta avanzando (la CEE), la nuova dittatura della coscienza è in atto. Qui sta la sfida del cristianesimo: riotornare nella fede autentica.
Rischiamo pure di fare, cattiva, scuola: in grecia ora l’ epse prende a pretesto la sentenza europea sull’italia per chiedere la rimozione dei simboli religiosi dalle scuole…
http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/News/154004
le nostre porte sono sempre aperte per accogliere chiunque , pero’, come noi rispettiamo e ci adeguiamo alle tradizioni dei vari popoli nei lori paesi cosi’ vorremmo che gli altri facessero lo stesso nel nostro. Quindi per noi……….. ” GIU LE MANI DAL CROCIFISSO” !!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non sono d’accordo, il crocefisso fa parte della nostra cultura, è un simbolo di pace e perdono, e non credo violi i diritti di chi non è cristiano…